up arrow
L’Istituto Iperbarico è dotato di attrezzature sanitarie ed iperbariche
che assicurano trattamenti programmati e di urgenza con la massima
sicurezza e comfort.
La superficie della Struttura, di 830mq, è suddivisa in:
  • sale visite specialistiche di accettazione
  • sale visite di idoneità subacquea
  • sala terapia intensiva
  • ampie sale di attesa
  • ambulatori
  • biblioteca
  • uffici amministrativi
  • sala riunioni
  • ampio parcheggio
  • Terapia non invasiva, sistemica, effettuata in ambienti chiusi (camere iperbariche)
    pressurizzate ad aria, con somministrazione di O2 puro mediante maschere oro-nasali o
    cannule endotracheali.
  • L'ossigenoterapia iperbarica è regolata dalle leggi fisiche dei gas, che ne condizionano
    l'assorbimento e la diffusione tissutale e dalla conoscenza della farmacologia del gas
    e da principi di fisiologia.
  • Precisi protocolli terapeutici sono stati definiti per ciascuna patologia, allo scopo di ricondurre
    in un range fisiologico tutti i processi metabolici alterati, ottenendo così, da questa metodica,
    il massimo rendimento senza effetti dannosi da sovradosaggio.
  • La pressione parziale dell'O2 alveolare di un paziente che respiri aria ambiente è di poco
    superiore a 100mmHg e può raggiungere in ossiperbarismo a 2,2 - 2,8 AT.A i valori
    rispettivimente di 1500 - 2200 mmHg
  • Pertanto a livello ematico si otterrà un incremento dell' O2 disciolto nel plasma (prontamente
    disponibile ai tessuti) da 0,32ml% cc di sangue, ad 1 AT.M. aria, a 4 - 6 ml% cc di sangue
    a 2,2 - 2,8 AT.A.
  • Le esigenze metaboliche cellulari sono soddisfatte da tali quantità anche se la quota di O2
    legata alla emoglobina non subisce grosse variazioni passando, infatti, solo da 19.5 cc%
    a 20.1cc%.
  • è in questo meccanismo che si attua l'azione terapeutica dello O2 iperbarico:
    aumento dello O2 disciolto nel plasma, diffusione nei vari liquidi e tessuti in base ai propri
    coefficienti di solubilità ed in quantità inversamente proporzionali alla distanza da distretti
    normoperfusi.
  • Attività batteriostatica e battericida.
  • Attività antiedemigena.
  • Attività antiflogistica ed antireattiva.
  • Fornisce O2 ai tessuti ischemici (per deficit di circolo o di trasporto).
  • Produce iniziale vasocostrizione e successiva vasodilatazione.
  • Produce neoangiogenesi capillare con rivascolarizzazione delle aree ischemiche.
  • Accelera la demarcazione tra tessuto sicuramente necrotico e tessuto ischemico recuperabile.
  • Favorisce la produzione di collagene maturo.
  • Favorisce la osteogenesi e la deposizione di calcio.
  • Possiede attività immunomodulante.
  • Determina un aumento della permeabilità della barriera ematoencefalica.


Indicazioni indilazionabili, urgenti, primarie per le quali la terapia iperbarica deve essere attuata il più presto possibile:
  • Embolia gassosa arteriosa.
  • Gangrena gassosa da clostridi.
  • Gangrena umida delle estremità in diabetici
  • Intossicazione da cianuro e da sostanze metaemoglobinizzanti.
  • Infezione dei tessuti molli da flora batterica mista (tessuto sottocutaneo, fascia, muscoli)
  • Intossicazione da monossido di carbonio.
  • Lesione o sindrome da schiacciamento.
  • Malattia da decompressione.
  • Osteoradionecrosi.
  • Sordità improvvisa di origine barotraumatica vascolare
Indicazioni nelle quali l'OTI è di sicuro vantaggio, da sola o associata ad altre terapie mediche e chirurgiche:
  • Actinomicosi refrattaria.
  • Enterite, proctite, cistite da radiazioni.
  • Fratture a rischio.
  • Insufficienze arteriose periferiche.
  • Ischemia acuta traumatica.
  • Osteomielite acuta.
  • Osteomielite refrattaria cronica.
  • Algodistrofia (m. di Sudeck).
  • Piaghe torpide da traumi, ustioni termiche ed elettriche, decubiti.
  • Pseudoartrosi infette.
  • Radionecrosi di tessuti molli.
  • Trapianti cutanei a rischio.
  • Ulcera da insufficienza arteriosa e venosa.
  • Piede diabetico
  • Ulcere diabetiche
  • Ulcere ipertensive (Martorell)
Indicazioni per le quali l'OTI può essere di vantaggio, ma che richiedono le seguenti condizioni:
>Precisi controlli e collaborazione plurispecialistica.
>Controlli e/o monitoraggi particolari.
>Ambiente ed attrezzature adatte.
  • Ascessi intracranici.
  • Edema cerebrale acuto o post-ipossico.
  • Intossicazione da fumi di incendi.
  • Intossicazione da tetracloruro di carbonio.
  • Malattie autoimmuni.
  • Mieliti da radiazioni.
  • Piorrea alveolare.
  • Protesi infette non cementate.
  • Reimpianto di arti o estremità.
  • Retinopatia ischemica diabetica.
  • Traumi del midollo spinale.
  • Trombosi cerebrali (fase acuta o esiti).
  • Trombosi dell'arteria o vena centrale della retina.
  • Turbe del ritmo cardiaco su base ipossica.
  • Ustioni estese o malattie da ustione.
  • Vertigine da insufficienza vertebrobasilare.



  • Le due camere iperbariche sono capaci di ospitare 24 pazienti contemporaneamente e sono realizzate ed installate in modo da permettere un facile accesso a pazienti barellati o portatori di handicap.
  • Sono climatizzate e dotate di sistema di filodiffusione.
  • Il monitoraggio dei pazienti è assicurato con collegamenti audiovisivi alla sala controllo a mezzo di sistema interfonico e quattro telecamere a circuito chiuso.
  • Il controllo degli indumenti, degli oggetti personali, della concentrazione dell'O2 in camera iperbarica e la presenza di sistemi antincendio automatici assicurano un tranquillo svolgimento delle operazioni.
  • La pressione di esercizio, la temperatura ed umidità interne, la pressione e la concentrazione di O2 presente in camera iperbarica, i tempi di terapia, sono rilevati in tempo reale.
  • La pressurizzazione ad aria avviene in maniera lenta e graduale, al fine di adattare i pazienti alle variazioni pressorie, fino a 2 - 2,8 AT.A, a seconda del protocollo terapeutico applicato.
  • Raggiunta la pressione prestabilita i pazienti cominciano la respirazione di ossigeno puro mediante maschera oro-nasale o cannula tracheostomica. La corretta somministrazione di O2 è assicurata mediante un controllo ogni 30 secondi della ossimetria inspiratoria in maschera di ciascun paziente.
  • Durante il ciclo terapeutico i pazienti sono sottoposti a controlli periodici al fine di valutare l'efficacia terapeutica.
  • Una camera iperbarica ad apertura totale per un facile ingresso del paziente barellato ed una sala di terapia intensiva dotata di respiratore automatico, ECG, defribrillatore, ossimetro transcutaneo, sono destinate alla emergenza.